un film di sorrentino che racconta e romanza uno spaccato d'italia da trentanni ad oggi, dal punto di vista di giulio andreotti.
il mio punto di vista è particolare e punta più alla regia che alla storia in quanto, quest'ultima, non è più di tanto recensibile ed interpretabile.
l'impatto che ho avuto è di un immagine grottesca, al limite della satira...un'americanismo profondo nella presentazione dei personaggi con pochissimi stralci dell"italia" vera.
i politici resi tutti "Divi" che si intrecciano scavalcandosi e prendendo posto nella scena tra i molti primissimi piani quasi a voler andare oltre a quelle "facce" e superarle per seguire ciò che c'è dentro...entrare nei cervelli ed ispezionarli.
le musiche sono un contorno profondo, a volte pesante a volte ironiche ed accompagnano nei vari stralci di racconto, enfatizzando le immagini.
lo stile americano lo si sente per tutto il film -parlo sempre della regia eh- ed ha un apice in un monologo di Andreotti sul bene e sul male...molto costruito, poco spontaneo...preparato a tavolino.
il film è bello, è ben raccontato e si segue benissimo ma non saprei che voto dare...forse dovrei prima rivederlo =)
giudizio positivo comunque.
A cavallo dei Fotoni
Se ti fa stare bene...C'hai ragione te!