00 23/01/2008 02:13
(1979 - 2008)
L'ho letto proprio pochi minuti fa e ancora stento a crederci. Oggi, 22 gennaio, abbiamo perso una delle future stelle più lucenti del firmamento hollywoodiano. Heath Ledger è stato trovato morto (pare) nell'appartamento della sua amica Mary Kate Olsen (una delle famose gemelline), nudo, nel letto. E' stato trovato dalla domestica del palazzo che stava entrando nell'appartamento con la massaggiatrice con cui Ledger aveva un appuntamento. Intorno a lui (pare) ci fossero solo dei sonniferi, si pensa a un overdose.
Padre di una bambina di 3 anni avuta dall'ex moglie Michelle Williams (la Jen di "Dawson's creek"), Ledger, australiano,aveva recitato in parti più o meno importanti in film che lo avevano aiutato a farsi conoscere (10 cose che odio di te, Il patriota, Il destino di un cavaliere), poi, nel 2005, la svolta: Terry Gilliam lo affianca a Matt Damon per impersonare uno dei fratelli Grimm ma la grande critica lo consacra con la magnifica, silente, dolorosa caratterizzazione di Ennis Del Mar nello struggente "Brokeback mountain". Nomination all'oscar, scoperta di un talento vero, e carriera in ascesa. Da lì predilige autori importanti e giovani indipendenti, ai cui film regala interpretazioni notevoli ("Io non sono qui" su Bob Dylan e "Paradiso + inferno"). Poi, quest'anno, sarebbe arrivata la consacrazione definitiva: dal set di "Batman - the dark knight" di Christopher Nolan vengono centellinate le foto in cui il "suo" Joker appare sporco, sadico, inquietantemente triste. Voci dal set parlano di un'interpretazione memorabile, in cui l'icona "pop" di Tim Burton e Jack Nicholson viene ribaltata e violentata fino ad essere resa una maschera sadica. In questi giorni aveva partecipato al nuovo film del suo amico Terry Gilliam "The imaginarium of doctor Parnassus" e l'avremmo visto a fine anno accanto a Sean Penn in un altro progetto.
Insomma, ci mancherà Heath Ledger, e ci mancherà tutto quello che non è riuscito a interpretare, come se i fantasmi di Brokeback Mountain se lo fossero portati via per davvero.
Inutile stare a parlare sull'illusione del sogno hollywoodiano (paradossalmente un sogno all'interno di un altro sogno) e su come questo esiga anche le sue vittime (pochi giorni fa se n'è andato per overdose Brad Renfro, attore forse più sfortunato, che aveva avuto notorietà a metà anni '90 e che poi era stato un pò dimenticato). Alla mente torna il volto di un'altra stella, un altro enorme talento, quello di River Phoenix,uno dei ragazzi di "Stand by me", per chi se lo ricorda, morto nel lontano '93 sempre per overdose, davanti ad un locale. Le ombre stagliate dalle luci del più luccicante dei mondi.