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THE ELEPHANT MAN

Ultimo Aggiornamento: 13/07/2008 14:47
07/07/2008 00:04
 
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The Elephant Man (di David Lynch, 1980)

Importante sottolineare il mio amore per il cinema, che è cosa ben diversa dalla competenza (che non ho)...

The Elephant Man è la storia biografica di John Merrick, inglese, deforme dalla nascita al punto da sembrare una via di mezzo, appunto, tra un uomo ed un elefante...
Non mi dilungherò sulla trama perchè presumo che le poche parole scritte possano eventualmente incuriosire a sufficienza chi legge...
Mi limito a dire che si tratta di un film che ci permette di riflettere sulla diversità...
Quella diversità che troppe volte disprezziamo, della quale troppe volte diffidiamo, ma che potremmo provare a immaginare, pensare ed apprezzare come valore aggiunto...

Il mio voto al film è 10...
E non li elargisco praticamente mai...
Consigliato alle persone emozionabili...

Sono sicuro che non potrete non amare perdutamente John...


Massimo
07/07/2008 08:46
 
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non posso che essere d'accordo con te.
non ricordo se ho mai visto il film, ma lo conosco molto bene per la sua popolarità.
david linch è molto bravo a raccontare storie entrando nel sentimento.
che sia questo legato al fisico, al mentale o all'onirico.
in questi giorni sto finendo Lost Highway...ne parlerò a breve ;)


A cavallo dei Fotoni

Se ti fa stare bene...C'hai ragione te!

07/07/2008 16:27
 
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è il primo film di Lynch che ho visto, senza sapere ceh fosse di Lynch (e non avevo idea di chi fosse il regista, allora). Avrò avuto 13 anni, e da allora non l'ho mai più rivisto per intero. profondamente diverso dagli altri per questa sua natura commovente senza "scarti", profondamente legato a tutto il discorso che lynch svilupperà negli anni sul deforme e sul diverso.discorso che allora mi toccava particolarmente...e forse ora anche di più
i simpatici mi stanno antipatici, i comici mi rendono triste
http://blog.myspace.com/78117030
08/07/2008 22:14
 
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forse è un film datato
Onestamente non mi incuriosiscono i film verosimili, ma non si può neanche distinguere gli esseri umani in o tutti spietati o tutti buoni da fare accapponare la pelle.
Onestamente tutta questa bontà, come tutta questa cattiveria la trovo davvero troppo esagerata.
E' un film troppo cercalacrima.



[Modificato da cristoforo1977 08/07/2008 22:18]
10/07/2008 22:43
 
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Re: forse è un film datato
cristoforo1977, 08/07/2008 22.14:

Onestamente non mi incuriosiscono i film verosimili, ma non si può neanche distinguere gli esseri umani in o tutti spietati o tutti buoni da fare accapponare la pelle.
Onestamente tutta questa bontà, come tutta questa cattiveria la trovo davvero troppo esagerata.
E' un film troppo cercalacrima.


Tu lo definisci "cercalacrima", io "per persone sensibili e rispettose dell'altrui diversità"...
In quanto a buoni e cattivi, ci sono miliardi di film in cui i cattivi sono moooooooooolto più cattivi che in questo film di Lynch.

Ciao ciao...



10/07/2008 23:19
 
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Concordo con te quando dici "per persone sensibili".
Il fatto è che di persone sensibili ce ne sono tante,bisogna adesso capire se in effetti Lynch lo sapesse già o se ha girato questo film nell'inconsapevolezza che ve ne fossero.
Mi spiego meglio, o almeno credo di farlo così.
Credi sia più semplice colpire un bersaglio delle dimensioni di una nocciolina oppure delle dimensioni di un elefante?
Chiaramente ad ugual distanza ma moooolto lontani perchè altrimenti l'elefante mangerebbe la nocciolina.A prescindere poi dalla sensibilità dell'elefante di cui comunque bisogna tener conto.
Vabbè è importante sentire anche le ragioni della nocciolina.
Ciando alle bance,un film a me piace quando è scorretto prima di tutto, poi viene tutto il resto.
Pensa se al teatro quando la tizia di "anna dei miracoli"(ANNE BANCROFT) presentando il protagonista del film di Lynch avesse detto"Amici miei,datemi modo di presentarvi un amico a me caro:DUMBO!!!Ora vola elefantino vola!"
Da quel momento in poi il film sarebbe valso perchè sarebbe partito da un presupposto neutro.Il regista avrebbe fatto leva solamente sul giudizio dello spettatore e non sul suo pregiudizio.
Comunque scherzo,anche a me il film piacque molto, mi commosse, ma non riuscì a stupirmi.
E' certo, di film strappalacrime ce ne sono molti altri come anche di cattivi più cattivi, ma l'assoluzione di Elephant Man non può certo ritrovarsi nella moltitudine delle pellicole che gli assomigliano.
Ciao a presto.




[Modificato da cristoforo1977 11/07/2008 13:38]
12/07/2008 13:55
 
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Re:
caro cristoforo, a volte mi sfugge qualcosa... tipo questo:

cristoforo1977, 10/07/2008 23.19:

Il fatto è che di persone sensibili ce ne sono tante,bisogna adesso capire se in effetti Lynch lo sapesse già o se ha girato questo film nell'inconsapevolezza che ve ne fossero.



o questo

cristoforo1977, 10/07/2008 23.19:


Ciando alle bance,un film a me piace quando è scorretto prima di tutto, poi viene tutto il resto.



non dimenticare che il film è del 1980, anno in cui il massimo della scorrettezza era "Animal House"... ma il punto semmai è: poteva essere "scorretto" un film come "Elephant man" ? Con quella storia, l'ambientazione d'epoca ecc...


cristoforo1977, 10/07/2008 23.19:


E' certo, di film strappalacrime ce ne sono molti altri come anche di cattivi più cattivi, ma l'assoluzione di Elephant Man non può certo ritrovarsi nella moltitudine delle pellicole che gli assomigliano.





"Elephant man" è assolto semplicemente perchè il reato non sussiste :)

scherzo anch'io, dopotutto, "de gustibus"...

quando l'ho visto la prima volta a 9 anni piansi a dirotto, e mi rimase impresso, perciò a questo film mi lega un affetto particolare... l'ho rivisto qualche anno dopo e successe la stessa cosa... saranno 12 anni che non lo vedo, ma lo farò, quando avrò voglia di piangere

13/07/2008 12:26
 
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1) Quando fai qualcosa, credo non bisogni guardare al bacino di utenza che potrebbe contenerlo.Per intenderci Elephant Man è un pop film.
 2) Se si scaglia una freccia contro una nocciolina vuol dire osare, è troppo facile prendersela con gli elefanti
2 e 1\2)David Lynch è quello che ha fatto Twin Peaks,quello è il suo capolavoro, era preso dal proprio talento in quella serie, non badava ai consensi, agli scandali generati nel senso comune dell'etica che avrebbero potuto depauperare la grandezza della serie. La simbiosi era tra artista ed opera d'arte, il pubblico al momento della realizzazione non mi sembrava contemplato. "Non poteva essere scorretto Elephant Man", il problema è più a monte.Perchè hai girato Elephant Man?
3)Quindi non esiste il reato di banalità?
ultimo) John ha delle orecchie grandi, ma più piccole di Brian De Palma.
questo è davvero l'ultimo) Scherzo.
13/07/2008 12:31
 
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Io quando ho voglia di piangere vedo quei bastar*i di "l'attimo fuggente",quando in particolare i ragazzi saltano su quel maledetto tavolo.... quei maledetti,non riesco a trattenermi,ma il fatto che mi faccia piangere non lo suggella come capolavoro,ma piuttosto come il mio scheletro nell'armadio.
13/07/2008 13:57
 
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Il mio pensiero è questo:

Lynch realizza "Elephant man" su pressione di MEl Brooks (che lo ha prodotto). Quest'ultimo, rimasto folgorato dal primo film di Lynch ("Eraserhead" e chi l'ha visto sa di che tipo di film stiamo parlando) gli disse, più o meno: "Sei un folle totale, devi dirigerlo tu". Il punto è proprio questo. "Elephant man" presenta una trama solo apparentemente poco Lynchana :il tema del diverso, la deformità come condizione dell'anima e non solo fisica, l'indifferenza, sono temi che già erano presenti in "Eraserhead", solo che in "Elephant man" sono inseriti in un contesto da cinema "classico". E già qui troviamo i primi sintomi del "capolavoro": la messa in scena, la recitazione, il bianco e nero, rincorrono modelli di cinema "altro", perchè quella è una storia che appartiene ad un'epoca precisa e non aveva bisogno di essere violentata dalle idee di un regista folle (le contaminazioni stile Baz Luhrman lasciamole agli anni '90). Però anche in "Elephant man" succede qualcosa, ed è quel qualcosa che non ti aspetti da un film classico. Trovatemi, per esempio, un incipit altrettanto straniante nel cinema americano di quegli anni (Kubrick escluso). Non credo che Lynch abbia mai fatto film cercando di mirare al pubblico che l'avrebbe visto. Con "Elephant man" ha diretto un film classico, mettendoci del suo. Il bianco e nero per esempio, nel 1980 non era proprio una moda, anzi.. ed è stata una sua scelta. L'esempio più lampante poi è il suo terzo film, "Dune": Dino De Laurentiis voleva un mega film di fantascienza capace di sfondare come "Guerre stellari", e invece ne uscì fuori un flop clamoroso che creò non pochi problemi al produttore e a Lynch stesso. Chi ha visto "Dune" può facilmente intuire il motivo di tanto insuccesso. Ed è la riprova che un certo cinema commerciale può farlo solo chi conosce bene il pubblico di riferimento (Spielberg e Lucas per esempio sono dei maestri in questo), altrimenti rischi il botto. Infine come lo definiamo "Una storia vera" ? Prodotto dalla Disney, storia di un vecchio che sale a bordo di un tagliaerbe e attraversa due stati dell'America per fare pace col fratello ch non vede da anni. Buoni sentimenti, retorica del perdono... eppure è un film Lynchiano nell'anima ( e a tratti anche nella forma)...
Caro Cris, David LYnch ha fatto "Twin peaks", esperimento televisivo importantissimo e rivoluzionario, ma quello è solo un tassello di una filmografia e di un'idea di cinema da cui oggi, secondo me, è importante non prescindere.
13/07/2008 14:45
 
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Potete accusarmi di essere troppo idealista, ma nel mio mondo i film che vengono proposti ad un regista possono essere anche rifiutati.
Questo è quanto,non accetti un film in cui c'è il protagonista che dice:"Non sono un elefante, sono un essere umano come tutti voi".
Vuoi che ti trovi film con incipit "stranianti" anni 80?....TERRY GILLIAM è abbastanza?
Per non parlare del fatto che "lost in la mancha" è un film il cui protagonista non è Don Chicotte, ma il fallimento del regista in quella regia.
"Onestà e genialità"non"compromesso e genialità".
A costo di morire di fame.






[Modificato da cristoforo1977 13/07/2008 14:47]
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