00 28/01/2009 17:58
Let the right on in, di Thomas Alfredson
Film molto bellino, forse bello, forse bellissimo. Colorato di macchie nere e bordeaux su sfondo ghiaccio-oro, con scelte sonore interesanti, scene di raccordo, una bellezza algida e forse troppo perfetta. La sua delicatezza estrema, il suo pudore (salvo una o forse due scene un po' kitsch, che però si inseriscono in un percorso fiabesco) nel mostrare due dodicenni ancora troppo inesperti per essere alle soglie della pubertà nasconde un umore vischioso, un abisso sostanziale di cui è fatta tutta la materia mostrata. alla fine, l'angoscia vera e misteriosa trionfa. si apre uno squarcio su un futuro incerto, che potrebeb rivelarsi avventuroso ma di cui si pregusta un terribile epilogo. è una storia di quasi bambini che forse non farei vedere ai quasi bambini (o forse sì, vista tutta la cacca visiva che i poveretti sono costreti a sorbirsi)

il mio voto oscilla dal 7- all'8,5
i simpatici mi stanno antipatici, i comici mi rendono triste
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