Pensavo che vi foste scatenati a commentare questo attesissimo (anche dal sottoscritto) film, e invece, a 10 giorni dall'uscita, nessuno che ne abbia parlato... Vabbè, scaglio io la prima pietra... Punto primo: per me "Dark knight" non è quel capolavoro che viene dipinto a destra e a manca da una parte all'altra dell'oceano. Punto secondo: la campagna pubblicitaria (più o meno virale) messa su per l'occasione e l'elogio sperticato da parte di molta critica sta permettendo al film di incassare molto più di quanto si aspettassero alla Warner. Punto terzo: la morte di Ledger e (soprattutto) la sua straordinaria caratterizzazione del Joker hanno spinto il film oltre, ammantandolo di quell'aura di leggenda che lo sta accompagnando. Detto ciò, bisogna ammettere una semplice cosa: Christopher Nolan (regista, produttore e sceneggiatore insieme al fratello Jonathan) è un regista che adesso può fare tutto ciò che vuole.
A parte tutto questo, ammetto candidamente che ci troviamo di fronte ad uno dei migliori film tratto da fumetti visti fino ad oggi. Dark knight mette in scena paure vere (il terrorismo è alla base delle azioni del Joker), non abusa della Computer Graphic (a costo di risultare un pò caotico in un paio di inseguimenti), e lo sguardo che ci offre supera decisamente la bidimensionalità delle strip. Emoziona, e soprattutto mette paura, si prende dei rischi enormi cercando di dotare ogni figura che mette in mostra di una complessità psicologica che lascia esterrefatti. Poi certo, non tutti i dialoghi meritano il premio Pulitzer, e alcuni personaggi che intasano la trama (più o meno tutti i mafiosi) rendono farraginosi alcuni passaggi, o superficiali altri (l'evoluzione del politico Harvey Dent non riesce ad arrivare alla grandezza vendicativa chessò, del Pinguino di Burton...) ma il mondo che descrive Nolan è un mondo in cui anche i supereroi sono in grossa crisi (e non parlo dell'impaccio adolescenziale alla Spider-man o della responabilità di un supereroe di dover salvare il mondo), una crisi da cui vien fuori che forse non sono più necessari, perchè il crimine e la violenza e la paura hanno divorato tutto... anche i sentimenti (guardate Maggie Gyllenhall, per fare un esempio), anche il più idealista dei politici (vedi Eckhart). Infine, il cast, in cui forse quello che convince meno è proprio il protagonista Christian Bale, che fa di tutto per risultare antipatico (altra mossa inusuale ma azzeccata per un cinefumetto), e che se la deve vedere con Aaron Eckhart (ancora una buona prova per lui) e soprattutto con Heath Ledger, sulla cui performance si parlerà per molto, col benestare di Jack Nicholson. Il suo Joker (forse anche nelle intenzioni di Nolan) è spavaldo, spericolato, devastante... lontano dall'ironia pop del Joker Burtoniano, il personaggio dipinto da Ledger sembra voler ripeterci in modo schizofrenico che il tempo dei giochi è finito da un pezzo... Sarebbe da vedere in originale per poter apprezzare appieno... Michael Caine, Gary Oldman e Morgan Freeman come personaggi secondari assicurano ulteriore qualità...
Ripeto, Dark Knight non è un capolavoro, ma i 150 minuti volano letteralmente e il pessimismo che cresce fino all'apice del finale getta una luce oscura su ciò che, fino ad oggi, ha significato la parola "fumetto".
voto: 8,5