la ricerca della felicità
L'america che analizza impietosamente se stessa e lo fa sottovoce, con le azioni, con le (dico una cosa per cui potrei essere crocefisso) "dinamiche comportamentali"... non saprei definirlo... Storia di una famiglia borghese (tre sorelle adulte ognuna con dei problemi che non sto qua a rivelare, e i due genitori che dopo 40 anni di matrimonio decidono di separarsi), potrebbe sembrare il "solito" dramma familiare, ma lo stile di Solondz è asciutto, si concentra su aspetti e dettagli che alla stragrande maggioranza dei registi non interesserebbe soffermarsi. Mette su un teatrino dell'orrore da cui ovviamente è difficile riuscire a salvare qualcuno. Ma non punta all'emozione viscerale (alla "Magnolia" per fare un esempio o alla "Festen"), non vuole stupire, si delinea "tranquillo" per i suoi 130 minuti, come se stesse raccontando una qualsiasi storia. Il fatto è che si arriva alla fine del film non accorgendosi che nello stomaco è rimasto un vuoto di dimensioni abissali.
L'ho visto 4 anni fa (coincidenza: trovato anch'io su una bancarella! Mi sa che non ne hanno vendute molte copie...)e non l'ho più voluto rivedere, non mi ha lasciato un grandissimo ricordo, ma non perchè sia un brutto film, tutt'altro, è che fa parte di quella categoria di film che possono infastidire (e non per gli argomenti-tabù trattati: sesso, pedofilia, destrutturazione borghese) ma proprio per "come" vengono resi. Anche i vaghissimi spunti ironici (d'altronde "Fuga dalla scuola media", per quanto - ha ragione hiara - "terribile" è pur sempre una commedia) alla fin fine servono all'autore per sottolineare la deriva psicologica e morale dei suoi protagonisti.
In fondo si chiama "Happiness", ma la felicità non abita certo da quelle parti.
Uno dei ruoli che lanciò Philip Seymour Hoffman, che un pò si è abbonato a questi ruoli ambigui e viscidi, il film vinse un premio a Cannes nel 1998. Credo che Solondz sia tornato alla regia solo con "Palindromes" nel 2004, un film che a quanto sembra si spinge ancora più a fondo rispetto a "Happiness", come dice Hiara forse è proprio per questo che in molti paesi non è arrivato...
[Modificato da zinz@n 12/05/2008 14:30]