00 27/10/2007 00:13
Peccato. La storia triste del triste pianista poteva essere sfruttata decisamente meglio. Peccato perchè Kim Rossi Stuart è bravo e credibile (come tutti i co-protagonisti). Peccato perchè il Jazz (quando viene saputo trattare) dispiega agli occhi di chi guarda un "aura" mitica già di suo (vedere "Bird" e "Round midnight" tanto per dirne due) mentre qui sembra non riuscire a trascendere le mura dei club in cui viene suonato. Peccato, insomma. La struttura del film corre su binari tanto abusati quanto solidi ( trauma infantile-nascita del talento-primi successi-grande amore-grande successo-grande crisi), ma proprio come un treno sui binari segue il suo percorso senza "scossoni", senza troppe emozioni (quelle che arrivano, purtroppo, sembrano così "programmate"... si percepiscono, certo, ma si dimenticano in fretta). La seconda parte, con l'inizio della "malattia" del protagonista, regala qualcosa in più, ma ci si deve accontentare. La piattezza della sceneggiatura purtroppo non è minimamente riscattata da una regia fin troppo prudente e distaccata nei confronti della materia trattata. Non ci si sforza di scavare dentro il protagonista, di farci travolgere con lui nella sua personalissima discesa agli inferi. Basta identificare la motivazione lontana alla base di tutto e rimanere là. Tutto molto preciso (gli snodi narrativi della struttura di cui sopra sono quasi prevedibili), tutto molto televisivo (inquadrature, luci, movimenti di macchina). Sarebbe stato perfetto per una prima serata su Rai Uno. Forse è proprio questo il motivo per cui è velocemente sparito dalle sale (nonostante la pubblicità puntasse sul fatto che è tratto dal libro di Veltroni) : un prodotto televisivo fuori dalla televisione non piace. Quante persone pagherebbero un biglietto per vedere, chessò, "Elisa di Rivombrosa" al cinema? E un film televisivo, destinato al pubblico cinematografico, fa purtroppo questa fine.
Eccolo il grande problema alla base di molto nostro cinema. Sognare la serie A senza accorgersi di far parte di un'onestissima (ma un pò lontana) serie B.

VOTO: 6+