Atteso da anni e anni e per anni annunciato, rimandato, lavorato ecco finalmente in uscita il film dei Simpson. Partiamo da un dato certo: la paura dei produttori (peraltro legittima) era: "dopo 18 anni e 400 episodi da vedere gratis in tv quotidianamente il pubblico sarà disposto a "pagare" per vedere al cinema 90 minuti di "Simpson" ?" Il risultato è andato ben oltre le più rosee aspettative visto che con il film ancora nel pieno dello sfruttamento è stato già superato il traguardo di 500 milioni di dollari (a fronte di una spesa complessiva di "appena" 75 milioni di dollari, circa la metà di un film Pixar per intenderci...). Inoltre le recensioni generali sono state entusiastiche perciò... Io, personalmente non sapevo cosa aspettarmi... Amo questa famiglia alla follia, la seguo (più o meno) dal 1992, attendevo ansiosamente il lungometraggio ma a fronte dei non esaltanti episodi delle ultime 4-5 stagioni il mio dubbio era se ci saremmo trovati di fronte a una semplice "puntata diluita" e se l'appeal di Homer & co. avrebbe resistito per 90 minuti (con tutte le difficoltà del caso: se in 20 minuti si esaurisce una storia, come fare per creare una linearità -anche psicologica- dei personaggi quando invece i minuti sono 90 ?).
Beh, accorrete numerosi nei cinema, perchè la sfida (per quel che mi riguarda) è stra-vinta... L'assunto di base è alquanto elementare e idiota (un pò come il film di SOUTH PARK) abbraccia in pieno la causa ecologista. Ma la cosa più bella è che davvero il film è stato pensato e lavorato proprio come un lungometraggio: fateci caso, in tutti e 90 minuti non troverete mai un'inquadratura prettamente televisiva (e poi lasciatemi dire: che spettacolo veder riempito tutto lo schermo con i colori pieni tipici della serie). Qualche accortezza in CGI (Computer Grafica) per rendere il tutto ancora più spettacolare (e anche per ovvi motivi di "piattezza" della grafica bidimensionale) che va a consegnare alla Storia un paio di sequenze: Bart nudo sullo skateboard e la folla inferocita che si dirige a casa di Homer. La prima parte ha un ritmo indiavolato e una valanga di idee (e gag) da rimanere piegati in due (le accenno senza rivelare di cosa si tratta: I Green Day, il maialino, la cioccolata calda, il tetto da riparare, la sigla (immancabile, semplicemente meravigliosa: il primo momento in cui si capisce quale sarà la differenza tra un episodio "normale" e il lungometraggio). Nella seconda parte il film perde qualche colpo (ma appena appena) e il moralismo del tema di base(tipico di molti episodi della serie, soprattutto delle ultime stagioni) fa capolino qua e la. Ma la cattiveria c'è, eccome, è insita nei personaggi stessi, nella loro insistita stupidità (vedi governo U.S.A....), nel loro prendere sempre la decisione sbagliata (o nel farsi manipolare dagli altri per prenderla).
Forse è vero che le vecchie stagioni erano più "cattive". O forse la cattiveria di questa famiglia è stata superata da quella di altri cartoon più giovani, sfrontati, attuali (SOUTH PARK, I GRIFFIN, THREE HAPPY FRIENDS...), ma in fondo, a metà anni '90 il massimo della cattiveria cos'era? BEHAVIS & BUTTHEAD? Oppure siamo noi che ci siamo "incattiviti", che abbiamo bisogno di vedere più violenza, più esasperazione, più tutto... Insomma, ognuno tiri fuori le sue conclusioni...
Eppure dopo 18 anni e più di 400 episodi I SIMPSON sono ancora qui in mezzo a noi, col loro tratto retrò e i loro caratteri sempre uguali a se stessi... Ma in fondo, se è difficile per le persone reali cambiare se stesse, perchè pretenderlo da dei disegni animati ?
voto : 8.5
e voi che ne pensate ?