Die hard - vivere o morire

Da autentico appassionato di John Mc Lane non potevo farmi sfuggire il quarto capitolo della serie. Che in fondo è stato utile. Perchè il tempo passa per tutti (proprio per tutti) e perchè anche una "saga" iniziata ormai 20 anni fa dal già allora adulto Bruce Willis è normale che appaia un pò "appesantita"... In fondo poi il discorso non è nemmeno questo. I produttori ingaggiano un giovane regista "cool" al posto degli artigiani dell'action dei capitoli precedenti (Len Weiseman, "Underworld 1 e 2") più a suo agio con vampiri e lupi mannari in CG sperando che riesca a rendere ancora più adrenalinico un 55enne che all'ultimo film della saga ancora faceva inseguimenti con le macchine. E così il film è un turbinio continuo, con spruzzate "No global" di un'ingenuità disarmante (si parla di hacker e disordini sociali) prontamente ridimensionate dal reazionarissimo Bruce e in cui non poteva mancare ovviamente il riferimento diretto all'11 Settembre. Al nostro gli viene affiancata una figlia che non lo accetta come padre e un giovane hacker che lo aiuterà in campo tecnologico, perchè nel 2007 non basta più un sano inseguimento tra macchine per le strade di New York o il "nostro" che viene costretto a girare nudo per Harlem indossando solo un cartello con scritto "Odio i negri". Purtroppo no. Oggi c'è bisogno di un camion inseguito da un jet (!!!), di una storia ridicola tanto non la segue nessuno, di un'ironia più facile, "moderna"... Questo è ciò che in parte salva il film: l'ironia del personaggio principale (efficacemente descritto come "una sveglia analogica nell'era del digitale") che però non sempre va a segno, con battute a vuoto che denunciano una freddezza e una programmaticità generale che gli altri capitoli non possedevano. La fotografia tra il grigio e il blu di certo non risolleva la situazione. Peccato.

VOTO: 5/6

P.s. ottima l'idea del messaggio video recitato dai presidenti degli U.S.A. e non male Timothy Olyphant come cattivo... ma poi c'è poco altro.

azz! insomma una delusione! peccato, sono un grande fan di Die Hard!

visto ieri sera...
e dai di che vogliamo parlare...è bruce willis, ha 55 anni...ci arrivassi io a fare un film così alla sua età! heheheeheh
il film non ha spunti nuovi e le le battute sono tutte un po idiote ma si lascia guardare per la DISTRUTTIVITA'...cosa che io adoro.
purtroppo dopo un po rompe anche quella però non mi ha annoiato più di altri film.

un 6

oh, non mi ero accorto di avere l'emoticons adeguata al film...
ce la infilo ora hehehehehe